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mercoledì 16 dicembre 2009

problemi del paese

Il numero delle persone in cerca di lavoro è di 2.004.000, in aumento del 2% (39.000 persone) rispetto a settemb... ehi, guardate là! Un immigrato clandestino!

martedì 15 dicembre 2009

oltre l'ipocrisia

Cicchitto ha detto : "La mano di chi ha aggredito Berlusconi è stata armata da una spietata campagna di odio: ognuno si assuma la propria responsabilità". Poi ha aggiunto: "A condurre questa campagna è un network composto dal gruppo editoriale Repubblica-L'Espresso, dal mattinale delle procure Il Fatto, dalla trasmissione di Santoro Annozero e da quel terrorista mediatico di nome Travaglio". 
Deve essere chiaro a tutti che da questo momento i giornalisti de Il Fatto Quotidiano, come le altre persone elencate da Cicchitto, sono a rischio. Le parole durissime di questo importante esponente del partito di maggioranza relativa ci mettono tutti nel mirino. Non siamo però eccessivamente preoccupati. Sappiamo che il Paese è migliore di chi lo rappresenta in Parlamento non perché eletto dai cittadini, ma perché nominato dal principe di turno.  Tra la stragrande maggioranza degli italiani, siano essi di destra o di sinistra, il "clima d'odio" evocato dai nostri piccolissimi politici per il loro misero tornaconto elettorale, non c'è. E quella che Cicchitto definisce una "campagna" è in realtà la semplice cronaca di fatti. Quella cronaca che, come giornalisti, abbiamo il dovere di fare. E che, qualunque cosa accada, continueremo a fare. 
(Pietro Gomez su il fatto)



buone notizie


martedì 17 novembre 2009

caro presidente


PRESIDENTE, RITIRI QUELLA NORMA DEL PRIVILEGIO 

di ROBERTO SAVIANO



SIGNOR Presidente del Consiglio, io non rappresento altro che me stesso, la mia parola, il mio mestiere di scrittore. Sono un cittadino. Le chiedo: ritiri la legge sul "processo breve" e lo faccia in nome della salvaguardia del diritto. Il rischio è che il diritto in Italia possa distruggersi, diventando uno strumento solo per i potenti, a partire da lei.


Con il "processo breve" saranno prescritti di fatto reati gravissimi e in particolare quelli dei colletti bianchi. Il sogno di una giustizia veloce è condiviso da tutti. Ma l'unico modo per accorciare i tempi è mettere i giudici, i consulenti, i tribunali nelle condizioni di velocizzare tutto. Non fermare i processi e cancellare così anche la speranza di chi da anni attende giustizia.


Ritiri la legge sul processo breve. Non è una questione di destra o sinistra. Non è una questione politica. Non è una questione ideologica. E' una questione di diritto. Non permetta che questa legge definisca una volta per sempre privilegio il diritto in Italia, non permetta che i processi diventino una macchina vuota dove si afferma il potere mentre chi non ha altro che il diritto per difendersi non avrà più speranze di giustizia.






noblògin' ha firmato, firma anche tu

sabato 14 novembre 2009

Talete

ricevo, pubblico e sottoscrivo:

Il  10 Settembre 2009  il Governo ha approvato il Decreto Legge 135/09 che sottrae ai cittadini l'acqua potabile di rubinetto,  per consegnarlo di fatto, a partire dal 2011, agli interessi delle grandi multinazionali e farne un nuovo business per i privati e per le banche. (Vedasi l Art. 15 che modifica la disciplina già introdotta con l Art. 23 bis della Legge 133/2008).  
Se entro il 24 Novembre il Parlamento convertirà in legge questo provvedimento, in Italia i Consigli Comunali, i Sindaci eletti dai  cittadini saranno espropriati dalla gestione dell'acqua potabile che per  legge sarà privatizzata e consegnata al mercato.
Dopo essere stato approvato in Senato, da lunedi sarà in discussione alla Camera dei Deputati con esiti che, per alcuni, sono già scritti. 

sabato 31 ottobre 2009

forse si

mentre i nostri amici al governo annunciano radiosi che la crisi è ormai alle spalle e che il peggio è passato e ci invitano ad avere fiducia... Eurostat "da i numeri":



BRUXELLES - Ancora in aumento la disoccupazione nei Paesi dell'area dell'euro: in settembre l'indice è salito al 9,7% contro il 9,6% di agosto e il 7,7% di un anno fa. Lo rende noto Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione europea, sottolineando che si tratta del livello più elevato dal gennaio 1999. Nell'Ue-27 il tasso è stato del 9,2% contro il 9,1% di agosto e il 7,1% di un anno fa. In questo caso di tratta del dato più alto dal gennaio 2000. 

Secondo le stime Eurostat, in settembre i disoccupati nell'Ue erano 22.123.000, di cui 15.324.000 nella zona dell'euro. Si tratta di un incremento rispetto ad agosto di 286.000 unità, di cui 184.000 nell'eurozona. Rispetto al settembre 2008, l'incremento dei disoccupati è di 5.011.000, di cui 3.204.000 nell'eurozona. 

Per la situazione occupazionale in Europa "è prevedibile un ulteriore deterioramento" 



Non capisco. O forse si.
Forse capisco a chi si riferiscono le loro iniziative e chi hanno in mente quando prendono le loro decisioni.



giovedì 22 ottobre 2009

eco al fatto


noblògin' da spazio a questa bella iniziativa de Il fatto quotidiano:
21 ottobre 2009
Il Fatto Quotidiano prende sul serio le parole del ministro dell'Economia Giulio Tremonti e lancia un'iniziativa invitando tutti i lavoratori precari che da anni si destreggiano tra i ricatti dei contratti a termine (quando si è fortunati), dei contratti a progetto, dei co.co.co., del lavoro a chiamata e dell'arcipelago delle partite Iva.

Scrivete al ministro Tremonti e per conoscenza al nostro giornale, raccontate la vostra condizione di lavoratori precari e chiedete a gran voce il vostro posto fisso.

Per lettera 
Ministro dell'Economia
Giulio Tremonti
Ministero dell'Economia e delle Finanze
via XX Settembre, 97 - 00187 Roma

Per email 
ufficio.stampa@tesoro.it
Oppure scrivi a Tremonti sul suo sito internet cliccando qui

Mettete in copia (nel campo cc) anche il nostro giornale con questo indirizzopostofisso@ilfattoquotidiano.it

Pubblicheremo una selezione delle vostre lettere su Il Fatto Quotidiano.
Nota bene: per motivi di praticità vi chiediamo di mandare testi brevi. In questo modo riusciremo a dare spazio a più lettere. Vi aspettiamo.

sabato 3 ottobre 2009

libertà di stampa 3

noblogin' manifesta per la libertà di stampa 
e rilegge la Costituzione.

Art. 3. 
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso , di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. 


Art. 21.
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. 
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili. 
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell’autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all’autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s’intende revocato e privo d’ogni effetto. 
La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica. 
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.



Rileggi anche tu la Costituzione della Repubblica Italiana !


Leggi l'articolo di Roberto Saviano, Cosa vuol dire libertà di stampa


Guarda il documentario : "io non rispondo!"

mercoledì 30 settembre 2009

the dark side of the moon

nell'ultimo post del blog visto da quaggiù, il guru racconta una bella storia, con tanto di lieto fine, associando il volto migliore del capitalismo e della globalizzazione al merito, all'intraprendenza e alla lungimiranza: da un lato quelle dell'impresa che ha reso pubblico - mettendolo in rete - un suo strumento di lavoro (un software, se ho capito bene) chiedendo in cambio a chi fosse in grado di farlo di proporre modelli per migliorarlo. dall'altro lato il merito, l'intraprendenza e la lungimiranza di chi ci ha provato, c'è riuscito e per questo è stato premiato con una cerimonia e forse un'assunzione. tutto questo è messo a confronto con il volto peggiore del capitalismo, la chiusura, l'immobilità, la pigrizia e l'avarizia del capitalismo nostrano, rappresentato nell'esperienza del guru dalle poste italiane.
il post si chiude nel segno di un'amara rassegnazione, richiamandosi ancora all'esperienza personale: "Che dire ... io sono cresciuto ascoltando "o' salario garantito" dei 99 posse ;-)". qui guru rischia di confondere l'arroccamento sulle posizioni acquisite delle aziende o il "postofissismo" dei garantiti con la giusta lotta per gli ammortizzatori sociali, condotta da chi inevitabilmente, ripeto, inevitabilmente, rimane fuori dal circuito produttivo e occupazionale capitalistico. nell'esempio della netflex, a fronte dei sette premiati, dobbiamo immaginare un numero imprecisato di persone che ci hanno provato senza essere scelti e premiati. più in generale, il volto migliore e quello peggiore del capitalismo sono pur sempre capitalismo e mostrano del capitalismo comunque soltanto il lato illuminato. il lato oscuro è pieno di disoccupati, licenziati, lavoratori in nero, precari, esclusi... esclusi necessariamente da un sistema economico che non prevede e non può prevedere tra le sue priorità quella di occuparsi degli inutili o dei peggiori. per rimanere all'attualità, nel primo semestre 2009 si calcolano in Italia 580mila posti di lavoro in meno rispetto all'anno precedente.
il salario garantito non è affatto in contraddizione con la prospettiva adottata dalla netflex, perchè entrambi si fondano sul superamento dei concetti di lavoro e proprietà tipici della prima e seconda rivoluzione industriale. il sistema economico globalizzato, tecnologico, virtuale, delocalizzato e globalizzato in cui viviamo non ne ha più bisogno. il peggior nemico di microsoft non è apple, ma il mondo del software open source, che è più veloce e creativo proprio perchè rinuncia alla proprietà dei codici e si alimenta del lavoro libero di migliaia di programmatori. stesso discorso per le innumerevoli iniziative legate al copyleft, alle licenze creative commons o simili.
il punto è questo: se da un lato è giusto che le aziende trovino gli strumenti e le strategie per ridurre i costi e massimizzare i risultati, dall'altro lato non è più pensabile, se mai lo è stato, che in un mondo in cui lavora solo chi è migliore... possa guadagnare (leggi sopravvivere) solo chi lavora. 




caro Napolitano,



Signor Presidente,


il Senato ha approvato l’emendamento Fleres alla legge che ha istituito lo scudo fiscale. Se anche la Camera lo approvasse, Lei resterebbe l’ultima difesa. Signor Presidente, con questo emendamento una legge già odiosa diventerà uno strumento di illegalità. I beneficiati dallo scudo non potranno essere perseguiti per reati tributari e di falso in bilancio, il mezzo con cui sono stati prodotti i capitali che lo Stato “liceizza”; e intermediari e professionisti che ne cureranno il rientro non saranno tenuti a rispettare l'obbligo di segnalazione per l'antiriciclaggio; insomma omertà, complicità, favoreggiamento.








domenica 20 settembre 2009

ignoranti


Uno sguardo ai risultati dei test di ammissione alle facoltà universitarie suscita - o almeno dovrebbe suscitare - un certo allarme. A quanto pare, le nuove matricole (al pari di quelle vecchie - ndn) non conoscono la geografia, la letteratura, la storia, non sono molto preparati in matematica e nelle scienze, hanno pochissima confidenza con le lingue, ignorano l'esistenza o la funzione di istituzioni fondamentali della nostra società... ma quel che è più grave, è che hanno serissimi problemi a comprendere i testi: conoscono pochissime parole, faticano a seguire periodi un po' più lunghi o articolati del solito, colgono solo gli elementi superficiali del discorso. E' facile immaginare quali possono essere i livelli nella scrittura.
Si può discutere sull'opportunità del numero chiuso e sulla reale efficacia dei test per la selezione dei candidati, ma la questione che si pone qui è delle più serie: "Se le matricole oggi non sanno dov'è il Mar Nero, pazienza - dice la preside di Lettere dell'ateneo fiorentino, Franca Pecchioli - glielo insegneremo strada facendo. Ma se non sono in grado di seguire quando parla un docente durante una lezione, allora è più grave".
Ciò che è grave è che la scuola italiana non garantisce a chi la frequenta di acquisire le minime competenze di cittadinanza: si badi, non solo per diventare medico, o ingegnere, o avvocato, bensì, soprattutto, ciò che serve a qualunque cittadino che voglia leggere un giornale, un libretto di istruzioni, una legge, un verbale, un contratto, una comunicazione o qualsiasi altra cosa.
Naturalmente è facile riconoscere le responsabilità di docenti e dirigenti, e spesso a ragione, e sarà facile utilizzare questi argomenti per giustificare ulteriori tagli (comunque indiscriminati) alla scuola pubblica. Ma la situazione richiede un'analisi più articolata. Crediamo.
Per esempio, anche senza scomodare vecchie storie di grandi vecchi e giovani grembiulini col compasso, se si prova a collegare per un attimo questi dati sulla preparazione delle matricole alle politiche dei governi degli ultimi decenni in tema di educazione e scuola (tagli, riforme guazzabuglio, sterili discussioni su crocifissi e ombelichi scoperti, precariato cronico, esami di dialetto...); se si prova poi ad inserire questo rapporto all'interno di un quadro culturale generale, in cui la televisione rappresenta la principale fonte di informazione e intrattenimento della popolazione e se si tiene conto inoltre della qualità della nostra televisione... chi si potrà ancora stupire dei risultati dei test?
Garantire il diritto all'istruzione, cioè alla capacità di usare le parole e quindi di capire - o almeno di provare a capire - quel che ci succede intorno, è la condizione essenziale per il realizzarsi di tutte quelle belle parole come democrazia e libertà con le quali questa gente ci chiede di votarli.
E tuttavia la situazione appare radicalmente rovesciata: solo in quanto non ci assicurano questo diritto fondamentale, possono essere sicuri che continueremo a votarli. Geniale!



giovedì 17 settembre 2009

come Brecht


anche noblogin' è un farabutto!



Il rogo dei libri

Bertolt Brecht (trad. di F.Fortini)

Quando il regime ordinò che in pubblico fossero arsi

i libri di contenuto malefico e per ogni dove

furono i buoi costretti a trascinare

ai roghi carri di libri, un poeta scoprì

- uno di quelli al bando, uno dei meglio - l'elenco

studiando degli inceneriti, sgomento, che i suoi

libri erano stati dimenticati. Corse

al suo scrittoio, alato d'ira

e scrisse ai potenti una lettera.

Bruciatemi!, scrisse di volo, bruciatemi!

Questo torto non fatemelo! Non lasciatemi fuori! Che forse

la verità non l'ho sempre, nei libri miei, dichiarata? E ora voi

mi trattate come fossi un mentitore! Vi comando:

bruciatemi!


mercoledì 16 settembre 2009

cattivi maestri

L'acuto Galli della Loggia, nel suo editoriale sul corsera di domenica, ha paragonato la povera ministra Gelmini a "una specie di san Sebastiano: bersagliato da ogni parte, schernito, vilipeso e mostrificato alla prima occasione, destinato quasi sempre a scontentare tutti".
Povera Gelmini, tutti ce l'hanno con lei e le tirano le frecce. Lei che è così buona.
Dopotutto, sono solo 42mila i docenti precari che sono rimasti senza lavoro grazie alla sua "razionalizzazione" del sistema. Dopotutto, meno tempo a scuola, meno specializzazione degli insegnanti, classi più numerose, meno insegnanti di sostegno, meno scuole e con meno soldi a disposizione, e grembiulino per tutti sono misure efficaci per migliorare la scuola pubblica e la qualità dell'educazione degli italiani. E' evidente a chiunque guardi con imparzialità alla realtà del paese.
Ma «Ci sono alcuni dirigenti scolastici e insegnanti, una minoranza, che disattendono l' attuazione delle riforme» - si è lamentata la Gelmini, in una intervista, sempre sul corsera, lunedì - «Criticare è legittimo ma comportarsi così significa far politica a scuola e questo non è corretto. Se un insegnante vuol far politica deve uscire dalla scuola e farsi eleggere. Quella è la sede per le sue battaglie, non la cattedra».
E allora insegnanti, studenti, genitori, dirigenti: che protestate a fare? cosa vi salta in mente? non vorrete mica fare politica? Questo è un paese civile e democratico, non si può fare politica! fuori dalla scuola! Lasciate in pace la ministra che è brava: lasciatevi licenziare, umiliare e diseducare... e fate silenzio: cattivi!

sabato 12 settembre 2009

ricevo e pubblico


L’IRONIA NEL SUO MIGLIOR STILE
2000 persone contraggono l’influenza suina e ci si mette la mascherina…
25 milioni di persone con AIDS e non ci si mette il preservativo…

PANDEMIA DI LUCRO
Che interessi economici si muovono dietro l’influenza suina?
Nel mondo, ogni anno, muoiono milioni di persone, vittime della malaria, i notiziari di questo non parlano…
Nel mondo, ogni anno muoiono due milioni di bambini per diarrea che si potrebbe evitare con un semplice rimedio che costa 25 centesimi..
I notiziari di questo non parlano…
Polmonite e molte altre malattie curabili con vaccini economici, provocano la morte di 10 milioni di persone ogni anno.
I notiziari di questo non parlano…
Ma quando comparve la famosa influenza dei polli… i notiziari mondiali ci inondarono di notizie… un’epidemia e più pericolosa di tutte, una pandemia!
Non si parlava d’altro, nonostante questa influenza causò la morte di 250 persone in 10 anni… 25 morti l’anno!!
L’influenza comune, uccide ogni anno mezzo milione di persone nel mondo.
…Mezzo milione contro 25.

E quindi perché un così grande scandalo con l’influenza dei polli?
Perché dietro questi polli c’era un “grande gallo”.

La casa farmaceutica internazionale Roche con il suo famoso Tamiflu, vendette milioni di dosi ai paesi asiatici.
Nonostante il vaccino fosse di dubbia efficacia, il governo britannico comprò 14 milioni di dosi a scopo preventivo per la sua popolazione.
Con questa influenza, Roche e Relenza, ottennero milioni di dollari di lucro.

Prima con i polli, adesso con i suini: e così adesso è iniziata la psicosi dell’inflluenza suina. E tutti i notiziari del mondo parlano di questo.
E allora viene da chiedersi: se dietro l’influenza dei polli c’era un grande gallo, non sarà che dietro l’influenza suina ci sia un “grande porco?”.

L’impresa nord americana Gilead Sciences ha il brevetto del Tamiflu.
Il principale azionista di questa impresa è niente meno che un personaggio
sinistro, Donald Rumsfeld, segretario della difesa di Gorge Bush, artefice della guerra contro l’Iraq…
Gli azionisti di Roche e Relenza si stanno fregando le mani… felici per la nuova vendita milionaria.

La vera pandemia è il guadagno, gli enormi guadagni di questi mercenari
della salute…

Se l’influenza suina è così terribile come dicono i mezzi di informazione, se la Organizzazione Mondiale della Salute (diretta dalla cinese Margaret Chan) è tanto preoccupata, perché non dichiara un problema di salute pubblica mondiale e autorizza la produzione farmaci generici per combatterla?

DIFFONDI QUESTO MESSAGGIO COME SE SI TRATTASSE DI UN VACCINO, PERCHE’ TUTTI CONOSCANO LA REALTA’ DI QUESTA “PANDEMIA”.

giovedì 3 settembre 2009

domenica 30 agosto 2009

controcensura2: videocracy

Videocracy è un film-documentario del regista italo svedese Erik Gandini, che sarà presentato al prossimo Festival del cinema di Venezia e sarà nelle sale dal 4 settembre.
Il direttore generale della Rai, Mauro Masi, ha deciso di censurare lo spot di questo film, adeguandosi alle direttive del padrone di mediaset.


noblogin' controcensura ... e pubblica lo spot: sul sito di Fandango ce ne sono diversi, a noi è piaciuto questo:





In giorni come questi, in cui gli avvocati del premier querelano Repubblica per le dieci domande, e i giornalisti e i direttori di Avvenire, Corriere della sera, Tg3, l'Unità, l'Espresso e chissà quali altri ancora sono sottoposti ad un attacco frontale da parte delle truppe mediatiche, giudiziarie e governative del cavaliere..... forse val la pena dare un'occhiata anche a questo altro reportage: prodotto e trasmesso da pbs.org, "citizen berlusconi" è un tentativo di spiegare agli americani cosa sta succedendo in Italia da qualche anno.


Per noi è uno specchio in cui gurdarci non ci piacerà.



mercoledì 19 agosto 2009

nessuno tocchi kebab

Se proprio insistono, questi simpaticoni riformisti legaioli ... su tutto si può discutere: sicuramente l'inno di Mameli, che effettivamente è imbarazzante, ma pure si può tentare di dissuaderli dal difendere l'esame di dialetto per i prof., le gabbie salariali, la cacciata dei presidi del sud dalle scuole del nord, le ronde padane, la metropolitana per milanesi, il divieto per i burkini... di tutto questo e di tutto quel che si vuole, parliamone, siamo persone civili... ma giù le mani dal kebab!


giovedì 30 luglio 2009

rEgioniamoci su

già sperimentata la proposta della lega di predisporre un esame di cultura locale per i prof.
La ministra Gelmini commenta (giuro): "una proposta sensata su cui si può assolutamente ragionare".

mercoledì 22 luglio 2009

le parole che non ti ho detto

Conseguenza delle sue premesse - o forse soltanto prigioniero della sua cattiva coscienza - noblogin' ha taciuto a lungo. In altre faccende affacendato, tuttavia, silenziosamente, non ha potuto non vedere:
ha visto i giornali di tutto il mondo scandalizzarsi solo per qualche festicciuola del presidente del consiglio e ha visto lui -giustamente- fregarsene: Che sarà mai? ci sarebbe ben altro di cui scandalizzarsi (corruzione, evasione fiscale, associazione mafiosa e massonica, conflitto d'interesse ....), ma nessuno mi dice niente! Così ha pensato il presidente prima di andare sereno a cena -anche- con gli altri "grandi" della terra, a raccontare e farsi raccontare, sulle macerie d'abruzzo, di impegni per il clima e per l'occupazione, ecceteraecceteraeccetera;
ha visto deputati cantare impunemente con gli amici cori razzisti alla sagra di partito;

ha visto un parlamento succube della fiducia all'imperatore, approvare, in nome della sicurezza, leggi ancora più razziste dei cori del deputato;
ha visto moltiplicarsi disoccupati e cassintegrati, precari rimanere a casa, imprese grandi e piccole chiudere i battenti, mentre i ministri continuano a vantarsi di numeri inesistenti e ad affermare La crisi non esiste, insomma, è già passata, diciamo che ha rallentato... voi comunque dovete essere ottimisti, comprate!;
ha visto un paese intero struggersi e frignare patriottici discorsi per un Nostro militare caduto nell'esercizio del suo dovere e contemporaneamente continuare a fregarsene di fronte alla carneficina dei morti sul lavoro;
ha visto una rivoluzione in iran e un colpo di stato in honduras (o viceversa!) ed è sembrato di tornare indietro di trent'anni.
ha visto, noblogin', questo e altro. ha visto e ha taciuto: ma cosa mai avrebbe potuto dire?

martedì 14 luglio 2009

lunedì 18 maggio 2009

guarda caso!

Mentre il ministro alla difesa annunciava che l'Onu non conta un fico secco, il ministro degli interni faceva lo spiritoso e - giocando col suo cognome e quello del capo della polizia - affermava gongolante che per picchiare duro contro l'illegalità servono maroni e manganelli.
Guarda caso... proprio quel che stavo pensando anch'io:
siamo nelle mani di coglioni e fascisti!